Un quarzo blu

Marzo - Il codice dell’anima. Hillman

29 marzo 2025Tempo di lettura: 4 min
#Hillman #daimon #vocazione #crescita interiore #destino #amor fati #infanzia e identità

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Mica è sempre facile vivere.
Cammino, cado, mi risollevo, attraverso tunnel oscuri, spesso ho paura ma proseguo e ad ogni passo genero me stessa.
Cerco le tracce della mia anima.
Mica è sempre facile vivere, ma il pensiero può essere semplice :
tutto è qui per me e non contro di me.
Sperimento solo ciò che è necessario, per la mia crescita, per la mia evoluzione.
Nietzsche lo definì “Amor Fati”, ognuno ami il proprio destino.
Qualunque cosa mi accada nella vita, posso dire a me stessa “questo è ciò di cui la mia anima ha bisogno”.


Ma dov’è l’anima?
L’anima è nel volto, è nello sguardo,
è nell’espressione aldilà di ogni descrizione,
è nei fianchi e sui polsi,
è nel passo e nel modo di portare il collo,
è nel flettere la vita e le ginocchia,
guarda la nuca, la schiena e le spalle.
Walt Wittman ci ricorda che il nostro corpo è pieno di vita psichica, ovunque riflettiamo la nostra anima.


L’ anima la riconosco nei miei amici, nei miei figli e nei miei amori, la ritrovo nei miei errori, nei miei libri, nel mio studio, nel lavoro, nelle resistenze e nei silenzi, nelle foto, negli occhi o nella voce. La mia vita mi somiglia.
Non avrei saputo vivere diversamente, questo mi è chiaro. Le nostre vite ci somigliano e, se non è così, subentra l’angoscia. Le nostre potenzialità bloccate si trasformano in attività distruttive, in morbosità o disperazione fino all’apatia che diventa difesa contro l’angoscia.


L’angoscia colpisce il nocciolo di noi stessi, la proviamo quando è in pericolo la nostra esistenza come individui, quando abbiamo smarrito la nostra “ragione di vita”.
Ci sono delle forze che ci vogliono realizzati, e di conseguenza naturalmente felici. Secondo J.Hillman "tutti, presto o tardi, abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiamasse a percorrere una certa strada. Alcuni lo ricordano come un momento preciso dell’infanzia, quando un curioso insieme di circostanze ci ha colpito con la forza di un’annunciazione. Ecco chi sono, ecco cosa devo fare".

Un quarzo rosa


Hillman nel suo libro, “Il codice dell’anima”, riprende il mito platonico di Er, secondo cui ogni anima possiede un compagno segreto, un daimon, che conosce e protegge il percorso che abbiamo scelto per la nostra evoluzione. Questo daimon, che si manifesta come “angelo custode” o “genius" nelle diverse tradizioni, è il portatore del nostro destino, ma noi, venendo al mondo, dimentichiamo questa connessione.
L' anima sceglie il tempo, il luogo, la forma e la famiglia in cui venire al mondo?
Se così fosse, intravediamo le ragioni della sua scelta?

Questo il nostro compito.


Hillman elabora la "Teoria della Ghianda”, come la ghianda può trasformarsi in quercia, così noi custodiamo un potenziale nascosto che può manifestarsi attraverso una vocazione che ci chiama a realizzare il senso della nostra vita. È un seme che può rimanere in ombra per anni ma che ritroviamo ripercorrendo la nostra infanzia, la prima fase in cui si manifesta il Daimon.


Cosa ci colpiva da bambini?
Cosa ci divertiva?
Cosa facevamo con entusiasmo e ostinazione?


I bambini provano a vivere due vite contemporaneamente, la vita con la quale sono nati e quella del luogo, del tempo e delle persone in mezzo a cui sono nati.
Siamo figli di un qualcosa di “innato” e di “acquisito”. La vocazione si esprime nei capricci e nelle ostinazioni, nelle timidezze e nelle ritrosie che sembrano volgere il bambino contro di noi, mentre, forse, servono a proteggere il mondo che custodisce e dal quale proviene. L’immagine di un intero destino è tutta racchiusa in una piccola ghianda, con la promessa di diventare quercia. Nella visione di Hillman, la vita dovrebbe essere vista come un percorso di scoperta del proprio codice, del destino che dà senso a tutti gli eventi della nostra esistenza.


Cosa sai fare con la mano sinistra?
La tua vita ti somiglia?
Chi sei?


"In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell’essenza che incarniamo, e se non la realizziamo, la vita è sprecata

C.G. Jung

Marzo in breve

  • Quando la vita non è facile, il pensiero può essere semplice “ tutto è qui per me e non contro di me”
  • Ognuno ami il proprio destino
  • Sperimentiamo solo ciò che è necessario per la nostra evoluzione
  • Possediamo un potenziale nascosto con le risorse adatte a percorrere la strada che l’anima ha scelto per noi
  • La tua vita ti somiglia?
  • Cosa facevi da bambino per ore ed ore?
  • Cosa sai fare con la “mano sinistra”?
  • Chi sei?
  • Ricerca uno spazio di libertà in cui esprimi il disegno della tua anima. Ama, scrivi, balla, canta, componi, costruisci, colora, osserva, crea, racconta, ridi, respira, vivi.💓
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Laura

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