View of the mount Vesuvious

Mi aspetto

5 gennaio 2022Tempo di lettura: 2 min
#storie #scrittura-terapeutica

Condividi questo articolo su

Sono sempre scappata dalla sofferenza poi l’ho rincorsa.

Per anni mi sono messa al sicuro in un fidanzamento che mi proteggeva, sentivo di avere tutto sotto controllo o quasi. Durante il periodo della convivenza, il nostro desiderio di avere un figlio non si è mai realizzato. Rabbia e frustrazione ci hanno allontanato e questa è stata la causa della nostra rottura o almeno così ci siamo detti. Sono stata male, l’ho vissuto come un fallimento ma sono andata avanti, come sempre. Poi è arrivato l’incontro con l’uomo che ha trovato tutte le parti infantili e irrisolte di me, le stesse sue. Aveva degli occhi così familiari. Sono iniziati due anni faticosi, di corsa, la mia dietro di lui. Più inseguivo, più scappava.

È apparso nella mia vita in un momento di grande solitudine, di vuoto. Io da lui volevo tutto quello che non avevo mai avuto. Lui voleva solo essere inseguito. Se si fosse fermato forse avrei scoperto prima che lui quell’amore non lo sentiva né per me né per se stesso.

Senza controllo mi sono ritrovata insicura, gelosa, competitiva, a tratti persecutoria. Ho accettato cose che non avrei mai pensato di poter accettare, per paura di perdere una persona che di fatto non conoscevo. Aveva trasformato la mia vita in una lunghissima attesa di una felicità che non riuscivo a raggiungere.

Solo dopo, quando mi sono fermata, ho scoperto che chiedere a chi non mi può dare è il sottofondo della mia esistenza, da qualche parte sono una cacciatrice di rifiuti. Ora lo so. Ripercorrevo una storia antica. Ricevere amore è sempre stato qualcosa di molto faticoso per me.

Questa relazione infelice è finita quando non avevo più forze, non ci siamo lasciati, mi sono arresa. Ho chiesto aiuto, ho dato un nome alle cose, sono arrivata a sentire che l’incontro con lui è stato, in parte, un incontro con me stessa e solo per questo ha avuto senso. Sto provando a prendermi cura di me, è difficile ma spesso ci riesco. Intanto non rincorro più nessuno, non scappo più da me stessa, mi aspetto.

R
Commento
Con il suo modo faticoso di amare, R. inseguiva sempre per non raggiungere mai. Aveva bisogno di mantenere una distanza che le era familiare. Fermarsi e accorciare quella distanza, prima di tutto con se stessa, è stato il suo traguardo.

Hai trovato questo testo interessante? Se ti va, puoi iscriverti gratuitamente alla newsletter per ricevere nuovi articoli direttamente nella tua casella di posta.

Invio massimo 1-2 messaggi al mese, non c'è nessun costo e puoi cancellare l'iscrizione quando vuoi.😊

Potrebbero interessarti

An old blue window

Che colpa ne ho

Per colpa delle responsabilità sono cambiato, mi sono indurito, incattivito, non riuscivo a dare affetto agli altri perchè ero distratto dalle responsabilità...

Roses of various colors

Ma'

Come se in una lunga passeggiata avessi ceduto parti di me. Quando ho inseguito luoghi che non mi appartenevano; quando non mi sono arrabbiato; quando non ho seguito i miei turbamenti.

A stained glass window

Occhi verdi

Ricordo la sensazione di quei giorni (mai più provata nella mia vita). Mi pareva che Elena fosse l'unica nota dolente rispetto a una vita potenzialmente perfetta, come il famoso sassolino nella scarpa.