
Che colpa ne ho
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Che colpa ne ho
Se avessi un cancro lo chiamerei responsabilità. Le responsabilità mi hanno rovinato la vita, dal momento in cui sono comparse, cioè quando da bambino sono passato ad essere un ragazzo, che inizia a conoscere il mondo, e inizia a capire che non tutto è rosa e fiori e che è causa ed effetto di molte cose.
Da quel momento sono esplose, le vedevo ovunque, le sentivo ovunque, le sognavo, le immaginavo e poi le facevo diventare realtà, le facevo comparire dal nulla come un mago e come un mago a volte le facevo scomparire, inconsciamente entravo in negazione per proteggermi.
Per colpa delle responsabilità sono cambiato, mi sono indurito, incattivito, non riuscivo a dare affetto agli altri perché ero distratto dalle responsabilità, ho giudicato tutti, ho giudicato il mondo e l'ho incolpato per essere così complesso, così ricco di dettagli che uno ad uno, uno alla volta o tutti insieme diventavano responsabilità.
Quando ci sono di mezzo loro non esistono finali positivi, tutto andrà sempre male, e qualsiasi situazione si trasformerà nel peggior finale possibile. Le responsabilità mi hanno tolto la possibilità di fare esperienze, mi hanno rovinato quelle che ho vissuto, hanno colorato tutto di rosso sangue.
Le responsabilità fanno ancora parte della mia vita, come della vita di tutti, ma forse sto iniziando a capire che non tutto è colpa mia, che non tutto è così tragico, che non sempre le cose sono destinate a finire male, che incolparsi fa male come prendere le botte, che castrarsi è una violenza come una molestia.
Vorrei iniziare a vedere me stesso, come una persona che va protetta come se fosse sotto la tua responsabilità, una responsabilità positiva, guidata dall'amore e non dalla paura, che è bella da vivere, che è reciproca, sto cercando una responsabilità positiva, una luce in fondo al tunnel, che adesso forse mi sembra possibile da vedere, che forse ho capito, possiamo avere tutti.
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